Sono sulla Terra da milioni di anni, la Caretta caretta è la più diffusa nel Mediterraneo e alcuni esemplari possono sopravvivere anche fino a due secoli, ma non tutti sanno che (anche) le tartarughe sono a rischio estinzione (la stessa Caretta caretta, per esempio, o la tartaruga verde, la Chelonia mydas, sono nella lista rossa dell’Iucn).
È per questo che l’organizzazione americana ha creato le giornate mondiali annuali per “aumentare il rispetto e la conoscenza di una delle creature più antiche del mondo”, come si legge sul sito della Giornata mondiale della tartaruga. Ma cosa dobbiamo sapere sulle tartarughe e cosa dobbiamo fare per difenderle?
Pochi e semplici quanto preziosi sono i gesti che salvaguardare questi meravigliosi animali:
Non acquistate mai tartarughe in negozi di animali
Se volete una tartaruga in casa adottatela! Proprio come cani e gatti, è meglio non acquistarne una presso un negozio di animali. Purtroppo, la maggior parte di questi animali è portata illegalmente fuori dal loro habitat o è vittima di traffico internazionale.
Se ne avete notizia, poi, segnalate alle autorità la vendita illegale di tartarughe.
Non togliete mai una tartaruga dal suo ambiente a meno che non sia ferita
Se avete la fortuna di trovarne una, per favore, lasciatela in pace! A meno che non vi sembri abbia bisogno di aiuto, potete chiedere l’intervento di un veterinario e, se vi sembra, abbia difficoltà limitatevi solo a collocarla in un posto al sicuro.
Riducete il vostro impatto sugli oceani
Manco a dirlo, più di un centinaio di diverse specie marine presenti nel Mediterraneo ingeriscono plastica ogni giorno. Tra queste, anche le tartarughe.
Il bacino del Mediterraneo è caratterizzato da un’elevata biodiversità e purtroppo rientra tra gli ecosistemi più minacciati dai rifiuti di plastica a livello globale e tra le specie più minacciate dai rifiuti c’è proprio la tartaruga marina Caretta caretta, una delle più soggette a intrappolamento e ingestione di plastica.
Fonti: IUCN Caretta caretta / IUCN Green Turtle / WWF
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